giovedì 25 agosto 2011

POLITICA e fumetto

Ho aperto un altro blog, Fumi e fumetti , che dovrebbe raccogliere quelli che faccio, molto personali e però parlare un poco di fumetti. Insomma un blog raccolta.
L'ho aperto ieri e pensavo che avrei aggiunto qualcosa molto più tardi. Invece su Twitter (questi mezzi di comunicazione che si moltiplicano e producono reazioni... ieri tramite twitter e FB ci siamo aiutati per far ripartire dei giovani volontari da Santo Domingo..... insomma non solo chiacchiere e ego sviluppato) leggo questa mattina una notizia grave di cui potrete sapere di più qui . 
Ali Ferzat , autore satirico di Damasco, è stato rapito, torturato e abbandonato nei pressi dell'aeroporto, dove è stato raccolto e portato all'ospedale.

La satira porta rischio, in alcuni Paesi, di quanto sia rischioso toccare certi argomenti, ma soprattutto certi personaggi, ne parleremo sul numero di settembre (abbiate pazienza uscirà un po' in ritardo) con Magdy El Shafee , attualmente in mostra con pino Creanza ad Ancona, e pubblicato da Il Sirente edizioni, l'autore egiziano è interssante perché nelle sue storie racconta avventure ambientate nel mondo reale. Giovani di oggi in Egitto, personaggi con caratteri originali, non macchiette o eroi simbolici, ma che pure ci fa ben capire le difficoltà di quella vita, così noi possiamo capire leggendo Gomorra o Ritorno alla città invisibile, analisi delle nostre realtà che cerchiamo di tenerci nascoste. Letteratura e fumetto non sono giocattoli vuoti, anche quando raccontano l'avventura. La satira può diventare pericolosa, se si vive nel posto sbagliato e non si abbassa la testa.

2 commenti:

  1. Le site officiel est fermé mais on peut toujours voir ses cartoons sur
    http://creativesyria.com/farzat.htm

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  2. Merci @Totoche. merci bien.
    aggiungo che a Ali sono state colpite in particolare le mani. Proprio come fece fare Pinochet al cantautore cileno Victor Jara, imprigionato nello stadio a Santiago, spezzate le sue mani Victor faceva cantare tutti. Lo picchiarono a morte. Segue da corriere .it: Aveva disegnato Assad che faceva l' autostop con Gheddafi e altre vignette satiriche anti regime. Lo hanno pestato a sangue e gli hanno spezzato le mani. Così gli agenti dei servizi di sicurezza di Damasco (...)Gli hanno detto, ha riferito un familiare dell' artista, che si è trattato «solo di un avvertimento» e gli hanno ordinato di smettere di disegnare. «Le nostre vite sono in pericolo». Fondatore di un giornale satirico chiuso dopo numerosi attacchi e censure, il disegnatore ha un sito dove pubblica i suoi disegni (www.ali-ferzat.com) che ieri è stato a tratti oscurato. Alla vigilia del 25esimo venerdì consecutivo di proteste, gli attivisti hanno denunciato l' uccisione di almeno quindici persone in 24 ore, tra cui una donna.
    E tutti hanno diritto al nostro dolore, e che non si taccia.

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