mercoledì 30 novembre 2011

danielclowes.com

danielclowes.com: The New Yorker Dec. 5, 2011: This week's cover of the New Yorker ...

Guardate le librerie dove andiamo a comprare libri e fumetti... stanno diventando questo. Perché?

martedì 29 novembre 2011

COSE

Cose che passano tutte...

La vita, come ci insegna oggi chi si fa dolcemente accompagnare per finirla.
Le cose della vita che fuggono...
L'economia, la situazione italiana che cambia.
La Fiat di Termini Imerese  che ha chiuso alla fine, senza appello.
Più piccole cose della vita.
Coniglio Editore dichiara chiusura e bandiera bianca davanti a cali di vendite che uccidono i piccoli editori, sia in edicola che in libreria. qui e qui e qui
Finiscono i lettori, a quanto pare invece torna l'analfabetismo.
Le nostre cose...
ANIMAls... che spera di tornare, ma pe ora giace in un limbo.

Gipi, Gipi resta. Ma anche lui sfugge un poco e dice (lo citavo nell'altro post) che il dio del disegno l'ha abbandonato.


Ora c'è il dio regista con la sua mano a toccarlo, ma il dio del siegno non abbandona mai del tutto.
Può far sentire svuotati, per aver detto e fatto troppo.
Poi un giorno Gianni Gipi Pacinotti si troverà, come in quella canzone d'amore, a disegnare distrattamente... senza quasi accorgersene e farà un fumetto tra un film e l'altro.

In ogni caso a parlar di fumetti, più che di cinema, Gianni sarà presente all'Auditorium domenica 4 dicembre (a Roma) alle 18... ma attenti, la sala si riempie anche se son 300 posti, venite in anticipo o prenotate, che è meglio!
Dopo Ortolani e Manara sarà Gipi a racconatre i sé, del disegno, di come e perchè si disegna e si disegnano e scrivono fumetti.
Che disegnare e scrivere nel fumetto è un tutt'uno per l'autore  eper Gipi più che mai il segno è scrittura, grafismo e espressione.
Sarà importante sentire Gipi parlarne con due esprti indagatori, che sono Luca Raffaelli, esperterrimo di fumetto, giornalista e critico, e Francesco Coniglio (quello che chiude) che è anche amico di gipi e che fu il suo primo editore sulla rivista Blue.
(questa che vedete era una delle storie di Blue)

Son cose...

martedì 22 novembre 2011

STO SCRIVENDO POCO...

...Un po' perché spero sempre di darvi buone notizie (non politiche, dico, ma su ANIMAls) e ancora non ne ho, ma la fiducia non si perde...
...un po' perché anche dopo Lucca i corsi online mi portano via molto tempo, ma dire "portar via" non è corretto, mi portano tempo, fuori e dentro, e molti scambi stimolanti con gli allievi (quest'anno i corsi si sono moltiplicati e ancora crescono) e molti ragionamenti.
Ragionare sul fumetto, sull'arte, sul disegno... son cose che fanno bene, credo.

Gipi, questa domenica, su Repubblica ha scritto un pezzo su Shaun Tan

 in realtà ha scritto un pezzo sul suo non disegnare più (per ora) e sulla bellezza di scambiarsi sana invidia e suggestioni con gli altri disegnatori amici. E dice che è bello fare gli schizzi, quando non sei bloccato da niente, sei fuori da te... (e a proposito di schizzi, guardate che belli gli alberi e i personaggi raccontati qui  da un giovane disegnatore, che abbiamo pubblicato su comicsweb più volte). E dice che se si passa a scrivere non è bene, bisogna fare e parlare è brutto segno.
Lo dice qui .
Forse Shaun Tan ha pensato lo stesso quando ha risposto disegnando a un'intervista per de Spiegel, così ...
Ma parlare di quello che si fa è importante, vuol dire fermarsi  e pensarci, bisogna farlo dall'inizio, ma soprattutto fermarsi ogni tanto e pensare, anche parole.
Io sul fumetto ne dico (forse perché ne faccio, ma poco), così qui è uscita una mezza intervista online qui e qui .
Ma Gipi vedrete che parlerà ancora, per esempio, a voce, non per scritto, domenica 4 all'Auditorium di Roma.
Questa domenica invece c'è stato Manara.


L'uomo delle donnine sexy ha parlato piuttosto dei ragazzi che protestano oggi in America che di donnine, e poi dei grandi autori che ha amato e ama (da Moebius a Pratt a Gipi) piuttosto che di se stesso.
Ha parlato, non ha disegnato, e ha tirato fuori dalla tasca una gomma: il disegnatore sbaglia e cancella.
Il succo di questo post? Dobbiamo imparare ad amare le cose che si ritengono negative: l'invidia e l'errore, possono essere stimolo a progredire e specchio di noi. E sono tempi in cui dobbiamo sfruttare gli errori per andare avanti.

sabato 12 novembre 2011

SILENZIO...

molto silenzio nostro, dopo Lucca, in attesa di novità, che ancora non appaiono, o non chiaramente...
Invece silenzio sulla scena italiana, che cambia.

Quanto cambierà?
Non mi sento le idee chiare, lo confesso. Non è la caduta del fascismo alla fine della guerra. La politica è sempre più ambigua, il guasto intacca il frutto anche se il verme se ne va. La situazione è anche internazionale.

Non credo che brinderò questa sera. Troppa stanchezza per brindare. Eppure qualcosa cambia è il momento di rimboccarsi le maniche e entrare nel gioco.

Grazie a Fabio Barilari , l'architetto che ci raccontò sulle pagine di ANIMAls l'Australia, che qualche giorno fa ha mandato  questo: Sic transit gloria mundi...

giovedì 3 novembre 2011

autori a Lucca

Solo qualche immagine, per raccontare con foto mosse e confuse come il mio cervello qualche sensazione di Lucca.
Lo stand era un poco oscuro, ma di passaggio, e i passanti lettori, voi cari animalosi, siete venuti a dire ahimè.... speriamo... in bocca al lupo. Qualcuno sospirava guardando gli arretrati a prezzo d'offerta, molti hanno comprato l'ultimo numero. Ci siete lettori, e siete preziosi.
Sono passati anche alcuni degli autori scoperti nel 25.
Cecilia Latella, che assomiglia tanto al suo disegno e che è indaffarata con animazioni

 e Assia Petricelli e Sergio Riccardi, bravissimi e simpaticissimi anche loro.

Questi autori lavorano, si sbattono, cercano di fare cose in diversi settori e di comunicare. Sono bravi, uniscono la ricerca al rapporto col pubblico. Emigrano, come sempre succede a chi cerca strade difficili e, fuori, trovano possibilità. Uscire dalla casetta fa spesso bene, apre la testa, passa aria nuova.
Stiamo lottando perché ANIMAls non finisca qua. Tutti dicono che colmava una lacuna, che è qualcosa di cui si sente il bisogno, che è pieno di potenzialità.
DUNQUE deve continuare la sua strada.

A Lucca c'erano anche le mostre... quelle al Palazzo Ducale, da cui col cellulare ho "rubato" in modo mosso e incerto le belle tavole preparatorie di Manuele Fior (lo ricordate due numeri fa?) ... eccole:





e anche di Davide Reviati, che aveva troppi impegni di libro per esserci anche su ANIMAls, ma che sono autori importanti che vogliamo avere, quando continueremo.

Poi vi ricordo che c'erano anche grandi maestri come Aldo Di Gennaro (al Museo del Fumetto: il Muf
 e la grande mostra di Guido Buzzelli , autore sofferto e satirico, che conobbi prima di iniziare a fare fumetti, e che fu con me gentilissimo e generoso di consigli. Due mostre che valgono la pena di una gita a Lucca al di fuori della calca del festival.
Dai maestri e dai grandi autori si impara. Guardare da vicino originali che nascondono e rivelano i segreti della mano e della mente, vedere gli schizzi preparatori e gli errori coperti da pecette di carta, fa capire quanto lavoro, sia artigianale che artistico, vi sia dietro un disegno pubblicato. Quanto amore e quanta tecnica, quanto istinto e quanto studio.
Andate a vederle, sono mostre che insegnano. Insegnano attraverso i disegni di Di Gennaro e Buzzelli, ma anche attraverso i nuovi lavori come quelli di Fior e di Reviati.
Lo dico a voi lettori, ma anche ai miei allievi della scuola di fumetto online del corso ora concluso, e anche a quelli appena iscritti (o che si stanno iscrivendo ora).
Bastien Vivés disegna e dedica