martedì 16 marzo 2010

MA LA VITA...

e nient'altro...
sì, sembra scomparsa da sopra la testata, invece è solo una svista grafica: è in nero su nero!
A parte questo la vita invece c'è sempre e tanta. 
Quella grave della memoria e di periodi difficili (Trillo e Tunica), quella grave e presente, anche se in forma di musica dei vari ragazzi morti e centrali elettriche, e quella in contatto con la follia, la diversità, la vita che non conosciamo e per una volta incontriamo, come Gipi con Oost e la guerra delle Ardenne, lontane  vicina, la viat vera raggelata da sguardi precisi e taglienti come quelli di Miguel Angel Martìn.
La vita vissuta, anche con la leggerezza del gioco di Bacilieri, con il senso dell'infanzia, innocente e terrorifico di Lindqvist.
L'infanzia sì.
che ci trasciniamo dietro con orrori, ma anche con tutte quelle immagini che l'hanno costruita, un Paperino o un Supereroe, un libro illustrato, una collana di albetti, un giocattolo o la sua pubblicità, le confezioni, le scatole, le figurine.


Qui un'immagine per tutte... le pubblicità degli oggetti da sogno, occhiali a raggi x, scimmie d'acqua, e tante cosucce così.
Ma che altre immagini hanno popolato la nostra infanzia? ve lo chiedo. Mandatele (indirizzando a lascarpa@coniglioeditore.it, o alla mail della rivista). Scaviamo i ricordi, la memoria, gli imprinting ricevuti. Di ogni tipo... 
come questo schizzo che ritrae Zorg (padre di Buzz Laitier) assieme a un impallidito Scaramacai, primi anni 60 contro tardi anni 90, o amicizia tra generazioni...


scrivete, mandate immagini, scansionate, fotografate, disegnate! Inizia il gioco della memoria.

2 commenti:

  1. ah flaviano! seiassolutamente completo! certo che quei fotoromanzi nella tua infanzia spiegano molte cose ehehe ;). Le carte del mercante in fiera sono un mito (amavo il gatto selvatico, che divorava una bestia), e anche i Quindici (sebbene per me no, credo sano arrivati pochi anni dopo). grande!
    mo' aspetto poi posto immagini!

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