lunedì 6 giugno 2011

IL FUMETTTO SI TRASFORMA E MUOVE

Così Quando cominciammo col n.1 di ANIMAls e via via per i primi, avevamo Gipi, Bacilieri, Toffolo, Mannelli... questi nomi erano ben noti e Gipi stava diventando una star internazionale.
Oggi Gipi fa il regista, dovrebbero essersi concluse le riprese del suo film proprio in questi giorni e ora inizierà tutta la fase di montaggio e post-produzione. Gipi, ne sono sicura, non abbandonerà il fumetto, ma ha cercato una pausa e ha trovato altre possibilità di sperimentazione ed espressione. Speriamo che il cinema italiano, così vacillante (ma quanto più interessante, ambigue e profondo Habemus Papam di Nanni Moretti, rispetto a The tree of life...) ne tragga nuova linfa. D'altra parte pare che il fumetto italiano si stia legando al cinema anche con nuove e diverse possibilità, da Igort a Recchioni e Werther Dell'edera .
Bacilieri fa un romanzo per la Sergio Bonelli Editore, Toffolo organizza performance e cori...

E il fumetto?

Sono nati nuovi autori, alcuni c'erano dal n.1 ed erano già noti in internet, come Makkox (a proposito: ROMANI, DOMANI lo trovate GIUFA'), altri sono apparsi dopo qualche numero, provenendo dall'animazione ed esordendo nel fumetto, come Panaccione e il suo Toby, e poi Alessandro Tota, Claudio Acciari e molti altri...
Nel frattempo, lo corteggiavamo già dal n.2, Manuele Fior , che era sempre impegnatissimo con lunghi libri e impossibilitato  a farci storie brevi, ha ricevuto il premio ad Angouleme.
Pubblicammo due numeri fa una storia da lui disegnata, sul numero in uscita tra una settimana troverete una storia tutta sua che risale a qualche anno fa, quasi i suoi esordi, e che mi piacque subito, quando la vidi all'epoca, così da segnarmi il nome.
La storia è ancora bella, tra sogno di fumetto, avventura e lettura di territori di confine (e ringraziamo Paola Bristot che allora ne fu fautrice).
Ecco.



Il fumetto salta da un tetto all'altro come un funambolico Fantomas, un Diabolik, un ladro acrobatico (altri tempi, oggi di acrobatico ci sono solo i mescitori di cocktail). Cambia volto, nome, trasforma le sue avventure, mescola realtà e fantasia. Ne sono convinta, il fumetto di realtà deve aprire tante finestre, lasciar entrare aria bella, pulita, fantasia, testimonianza, idee.
Per questo dobbiamo esserci noi di ANIMAls, ma anche tanti autori ed editori curiosi e pronti ad aprire finestre e frontiere.

3 commenti:

  1. Che belli questi disegni! Magari limandomi un po' la manina riuscirò a farli anch'io :)

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  2. E' un genere che mi piace molto. Complimenti

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  3. sì, Manuele è davvero un grande, ha occhio e passione :)

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