Io ricordo bene le lezioni di scuola quando ci dicevano che per conformazione, geografia, struttura, clima il Giappone era simile all'Italia.
Lontano e vicino quel Paese ha per noi misteri e attrattive.
Nel mondo dei fumetti il legame è particolarmente forte, e rimando qui, in anticipo sull'editoriale chiuso ieri per il n.22 a questo sito di autori francesi (e non) che dedicano i loro lavori agli amici lontani, al Paese stravolto dallo tsuname e che rischia una seconda Hiroshima.
questo blog è ricco di immagini bellissime, ma è anche segno di dolore e di amicizia.
Perché non fare qualcosa di simile anche noi, che , italiani, abbiamo tante affinità e scambi con il Giappone? Perché non farlo noi che abbiamo per primi tra gli europei assimilato i manga e gli anime?
Autori scriveteci se siete d'accordo. Un segno di solidarietà, una protesta contro il nucleare (che la natura non si può contestare), un segno d'amore per il Giappone e magari una vendita di stampe o altro per sostenere gli aiuti necessari anche a un Paese ricco.
Se volete essere aggiornati da una giapponese in Italia, seguite il blog dell'autrice di fumetti e traduttrice Keiko Ichiguchi .
Prima di salutarvi linko anche, per chi non l'avesse letto, il pezzo di Gipi , sulla bandiera italiana che prova la difficoltà dei sentimenti e delle posizioni, bello.
Sì, forse molti di noi non hanno amato il tricolore o l'inno Mameli, un po' tanto patpùm, patapùm... ma ci sono momenti che cambiano il colore e il significato delle cose, e preferiamo la presenza di bianco e rosso a una bandiera monocolore e monoparte.
patapùm patapùm... anche le marce popolari e ingenue hanno un senso, seguono (questa non è metafora, ma musica) il ritmo del cuore.
sabato 19 marzo 2011
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Non posso che essere d'accordo con te, Laura, si dovrebbe fare qualcosa per aiutare con quello che si sa fare meglio... Sarebbe una bellissima iniziativa! Si potrebbe cominciare con un gruppo FB e far conoscere un pò a tutti quest'idea.
RispondiEliminaAmo il Giappone!
RispondiEliminaMi hai fatto conoscere due blog veramente belli. Speriamo che almeno, durante la ricostruzione, non si presentino anche là "gli avvoltoi sulle case sopra la città", come diceva la sigla di Ken il guerriero. Credo di no, in questo campo in italia siamo all'avanguardia...
RispondiEliminaPersonalmente non ho mai tempo di fare qualcosa di attivo e in più di stampo fumettistico (ho donato a Croce Rossa giapponese), ma potrei mettere in vendita qualche tavola di Legs e Nathan e donare il ricavato, solo che non ho tempo per gestire la cosa!, uff...
RispondiElimina@Bongo, Pat, proviamo a cominciare su FB e invitando gli autori. Se non hai tempo Pat basta un pensiero, per le tavole e la raccolta fondi, prima mi devo informare, non vorrei fare quelle cose che si sperdono. Per questo propongo acquisto stampe e non originali, troppo spesso richiesti ai disegnatori per tante occasioni, che ne dite?
RispondiElimina@Ma sono contenta, sempre bello scoprire cose nuove... avvoltoi ce ne sono ovunque, ma non credo in misura massiccia, altri sono i timori, purtroppo.
a tutti, se siete dell'idea del blog raccolta, scrivete qui o alla mia mail!
Io vorrei partecipare con una illustrazione per questa iniziativa. Ci sentiamo su FB per i dettagli.
RispondiEliminaGiancarlo Olivares
@Giancarlo, grazie, sentiamoci. Vorrei aprire blog oggi-domani, coinvolgi anche amici, per partire...
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