La primavera è scoppiata.
Nonostante tutte le angosce, nonostante tutto.
Sulla copertina Toby sorrdie, ama la primavera, perché puzza.
Dovremmo essere meno snob riguardo agli odori e alla vita.
Gli odori sono nostri e sono pesanti, Non solo quello del barbone che sale sul bus creando un grande spaziovuoto. Ci appendiamo al corrimano e la nostra ascella alita fatica, stanchezza, sudore, tensione, acidità, o odori artificiali di deodoranti uniti a quelli più nostri e intimi. Mela verde nei capelli di questa ragazza, henné nella signora in menopausa, polvere di libri, acido di materie plastiche, gas.
Poi improvviso l'odore dell'erba tagliata. Toby si eccita, ma anche noi alziamo un po' le narici.
la vita li ha tutti gli odori, c'è della merda nell'erba, odore di peli e di corpi e marcio che vive.
La vita è tutta così. Un marcire e un puzzare umano e vitale.
Anche la morte puzza, puzza più forte, poi si secca e scompare.
Continuiamo dunque ad annusare la vita.
Voi per strada, a casa, nei cessi, negli uffici, nei TG. Noi su Animals.
E comprendiamo tutto, il barbone che ci appare estraneo ma così vicino a un rischio comune, a un burrone dove possiamo cadere, una vertigine, il barbone cui dedichiamo le prime pagine della rivista con la piccola storia di Bastien Vivès; la vita da cani, che ci racconta Toby, senza censure e mediazioni; la nostra stronzaggine, la nostra miseria, odore di treni, seguendo Makkox in una stazione; gli odori di protesta e centro sociale di Seth Tobocman, l'odore di ristorante cinese di Pino Oliva, l'odore di sigarette di Ugo Cornia; l'odore di sesso e lenzuola di Alfred; l'odore secco di campagna del sud di Pino Creanza; quello di birra di Nicolò Pellizzon; infine la puzza, la grande puzza ammorbante raccontata da Mauro Vecchi; la puzza dei cessi con Bicio Fabbri e gli odori di tutti noi che facciamo e sudiamo su ogni numero.
La realtà è questa.
La realtà e molte cose diverse e ci sfugge sempre tra le dita.
Il fumetto la racconta, ma racconta anche sogni e avventure che con la realtà non sono in contrasto, vanno stretti.
Vediamolo da vicino il fumetto. Dopo gli appuntamenti milanesi ecco avvicinarsi Napoli Comicon (dove ci saremo, assieme a Scòzzari e alla Canottiere e, speriamo, ad altri autori), e prima della Fiera del libro di Torino, dove troverete Scòzzari e Canottiere e anche un Makkox tutto dedito al suo pubblico di fan, in mezzo a questi appuntamenti, ancora un po' di sud e di fumetti:
Fumetto di realtà? Graphic Novel? Un corso e un luogo per parlarne è Procida! a maggio qui per saperne di più.
lunedì 4 aprile 2011
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"Nel diciottesimo secolo visse in Francia un uomo, tra le figure più geniali e scellerate di quell'epoca non povera di geniali e scellerate figure. Qui sarà raccontata la sua storia. Si chiamava Jean-Baptiste Grenuille, e se il suo nome, contrariamente al nome di altri mostri geniali quali de Sade, Saint-Just, Fouché, Bonaparte ecc., oggi è caduto nell'oblio non è certo perché Grenuille stesse indietro a questi più noti figli delle tenebre per spavalderia, disprezzo degli altri, immoralità, empietà insomma, bensì perché il suo genio e unica ambizione rimase in un territorio della storia che non lascia traccia: nel fugace regno degli odori." Suskind, "Il profumo"
RispondiEliminaalla fiera del libro, allora.
RispondiEliminaciao Laura
vi mando i miei calzini
RispondiEliminamarco, io ho ancora i tuoi verde marcio...
RispondiElimina@stefano :) e comincia con un mucchio di odori, che da veneziana in parte conosco...
RispondiElimina@angie, ci si vede! e ci sarà il makkox e pure scòzzari
@marco e michele i miei profumano ;) gradite?
evviva gli odori e la primavera
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=Da8__bfsf94