Così ci ha dato una bella intervista, quando è venuto a Bologna, per BilBolBul, dove racconta il fumetto e il narrare come modo di vivere le amicizie e di far vivere gli amici, dopo la morte.
Ma i suoi splendidi disegni, nell'album, sono un viaggio in Giappone. E non sono ritratti del Giappone, colpi d'occhio su quello che vede, ma interpretazioni dell'arte, del linguaggio, della cultura giapponesi, fatte proprie.
Grazie Emmanuel Guibert.
Vi ricordo, anche, che tra una quindicina di giorni (un po' di meno, forse), troverete in edicola un nuovo parente di ANIMAls: TOUCH, bimestrale di cultura, erotismo, corpo, sessualità. Con fumetti, immagini e racconti. Per saperne di più touch-mag.blogspot.com
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ma queste intervista la troviamo sul prossimo numero?
RispondiEliminaGuibert ha la fluidità ed una semplicità stupenda del segno, quando guardo i suoi disegni mi sembra quasi di vedere qualcuno che fa "thai chi chuan"
RispondiElimina@la casa... sì certo! leggi bene il sommario più sotto: intervista e album dal giappone!
RispondiElimina@Bufi, bella definizione, è una sintesi naturale e fluida, così come il suo rapporto con le persone, il mondo...