martedì 22 marzo 2011

Andando avanti

Riguardo al blog sul Giappone, uno già ne è uscito qua per ora mi sembra vario, anche se la grafica lascia a desiderare... mi scuso per la critica ma...
vedo però che è molto frequentato da illustratori, e i fumettisti?
Aspetto dagli autori pareri e suggerimenti... o da chi altro vuol dire la sua.
l'immagine è invece sempre da http://cfsl.net/tsunami/


Chiuso l'inciso.
Continuiamo a versare in serie difficoltà, lottando con voi e con gli autori in questi tempi di crisi.
Ogni giorno sento di più persone che perdono lavoro o diminuiscono lavoro e introiti.
Non è un problema di minorenni scafate. È molto di più. E in questo non sono le riviste a perderci, ma libri, cultura e la stessa sopravvivenza.

eppure vivo a san lorenzo, a Roma, quartiere popolato di giovini d'ogni tipo. I locali lamentano meno clientela, meno consumi, il cinema ieri sera era VUOTO, nella sala grande io, e, all'ultimo moneto, un gruppetto di 4 (alle 10 e 30). Film certo non di grande richiamo (e nemmeno mi sento di promuoverlo, piuttosto appiattito moda usa) "I ragazzi stanno bene" (titolo senza significato, direi).
Eppure la popolazione da strada gira instancabile con la bottiglia di birra in mano.
Da ragazzi canari, a spacciatori di fumo, a ragazzini pulitini.
birretta.
Bira e cultura, direbbe Scòzzari, che pure nel suo nido lontano, alcune cose le vede e prevede.
Diventeremo popolo di video e telefonini e birrette?
nulla di male, se ci restassero, magari sul fondo assieme a un dito di schiuma, anche un po' di contenuti.
e la leggerezza ha da essere, e serve, come l'avventura ai tempi di Stevenson (sto leggendo dei suoi saggetti sulla scrittura) che però conteneva qualcosa che raschia l'anima, e succede anche adesso, ma forse è più difficile trovarla in una birretta (o bicchiere di vino dei miei tempi), di questi tempi, in cui il mondo ci si restinge e graffia come dei jeans lavati male, in questo vagare che ha l'odore amaro di luppolo e disperazione.

Dedico ai ragazzi dei cani, ai cani dei ragazzi e a tutti noi che spesso abbiamo di questi pensieri questo Toby, che è assai simile a quello che troverete in copertina sul prossimo numero, ora in stampa e in edicola dal 4 aprile.

5 commenti:

  1. Ma sai Laura, io credo che la cultura sia un'invenzione, e che in realtà questa situazione sia anche un po' figlia dell'invenzione della cultura.

    Cercherò di essere meno parametafilosofico possibile: Neruda, il jazz, Picasso, non sono la cultura, sono la vita, e i figli diretti della vita. Non esiste la cultura come un qualcosa di separato dalla vita, così come è a mio avviso senza senso la separazione tra "cultura alta" e "popolare/commerciale". La "cultura" è sempre stata popolare. Shakespeare riempiva i teatri di massaie e pescivendoli. Il jazz è stata nato in bettole nere dove le uniche cose a brillare erano, a parte i tasti del pianista, i denti e i coltelli. I contadini toscani sapevano a memoria Dante. Non lo capivano? Sti caxxi! L'importante è che lo sentissero. Voler capire a forza è una cosa da pervertiti, e volerlo instillare negli altri a scuola è tortura, è come voler obbligare gli altri ad assistere ad un autopsia.

    Il rapporto con il libro, ad esempio, è un rapporto di amore, si raggiunge un più alto livello di comprensione più a livello di anima che di testa. Dobbiamo ripensare il modo con cui condividiamo ciò che mi rifiuto di chiamare cultura, e dobbiamo mettere al muro tutti gli snob che sono contenti che al loro recital di poesie ci sono tre persone.

    Uno dei motivi per cui il fumetto è così vivo che non è stato ancora classificato come (e sacrificato sull'altare della) cultura; tremo al giorno che studieremo Gipi e Makkox a scuola!

    Riassumendo, secondo me la cultura non esiste, smettiamo di crederci. Riappropriamoci invece della vita, e ricominciamo a condividere la vita: in fondo, è l'unica cosa che ci accomuna tutti.

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  2. @stefano, concordo assaissimo su tutto, condivido e applaudo, tranne che sulla parola cultura. La parola fumetto è nata a aindicare testi e disegni in sequenza, quella roba lì, oggi i media ci convincono che è quello ma "popolare" e che quello "alto" si chiama graphic novel. e mi rompe (ci rompe), ma accettiamo sto coso se serve a fare entrare lettori paurosi (e a non averne 3 vantandocene).
    così cultura non vuol dire alta o bassa, vuol dire quello che sappiamo e che fa parte di noi, delle nostre civiltà epoche famiglie e caratteri e scelte e che si incrociano, queste culture e scambiano.La mia personale cultura è di saper vogare alla veneta, riconoscere odori di alghe, bere vino buono, leggere fumetti, ricordarsi di quelli che leggevo da piccola, amare scrittori e poeti, capire meno i saggi e la musica e non sapere l'inglese, e camminare volentieri amare più il mare che i monti, non credere in dio ma riconoscere le iconografie dei santi... cose così che sono la vita sì, ma un suo specifico essere :)

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  3. Laura, d'accordissimo molto più assaissimo di te su tutto, ma tu quando parli della tua cultura parli della TUA cultura, come di una sagoma che ti disegna. Io parlo dello spauracchio, del totem, dell'agnello d'oro.

    Proprio oggi, sulla navetta che mi portava al posto ove due volte al giorno tlack timbro il cartellino, scopro dalla radio che è il giorno dedicato alla promozione della lettura.
    Puoi facilmente immaginare cosa ho dovuto subire in venti minuti scarsi di trasmissione radiofonica: il valore educativo della lettura, l'innalzamento dello spirito, leggere ci rende migliori, va sempre peggio, i ragazzi oggi non tirano più fuori Dante e se lo leggono (giuro). Di queste persone è la colpa se la gente scappa spaventata quando gli mostri un libro, di questa gente che fingendo di voler promuovere la lettura si sta invece crogiolando nel suo snobismo. Questa gente è il nemico e deve essere abbattuta.

    Che io conosco c'è un solo modo per promuovere la lettura, questo: "Ohi, ho letto l'Amleto, è fichissimo! C'è tutta questa storia di lui che non si capisce se è matto o meno, e nessuno lo capisce, e deve vendicare il padre, ucciso dal fratello che ha sposato la madre, guarda, sul serio una ficata. Oh se vuoi dopo te lo passo."

    E visto che ci siamo togliamoci un altra intima convinzione che tutti abbiamo ma che non ammetteremo mai: Chi legge NON è meglio di chi non legge. Chi non legge NON è un bruto né un cerebroleso. Non leggere è un suo diritto e una sua scelta; è solo un peccato se magari gli sarebbe potenzialmente piaciuto, ma ore e ore di tortura scolastica gli hanno estirpato sul nascere qualsiasi inclinazione.

    Mi sa che mi è scappata una mezza tirata, chiedo venia Laura, non volevo comportarmi male a casa tua. :)

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  4. Ciao Laura, grazie per averci nominato nel tuo blog.

    La nostra generazione deve molto all'immaginario artistico giapponese, grazie ai suoi fumetti, i famosi manga, e ai cartoni animati con cui siamo cresciuti tutti, negli ultimi vent'anni. Viene quindi spontaneo che sia proprio il mondo dei fumettisti, dei disegnatori e degli illustratori quello che per primo, solidalmente, si mobilita per sostenere concretamente chi aiuta a ricostruire il Giappone!

    Questo Blog è nato in un modo spontaneo e semplice, non abbiamo chiesto altro che condividere le sensazioni davanti a questa tragedia e quindi non abbiamo messo delle condizioni specifiche(forse sbagliatamene).

    Ma di sicuro questo renderà più interessante scoprire il nostro ebook!

    L'importate e riuscire a fare qualcosa di concreto e siamo molto felici di poter dare il nostro contributo a Save the Children!

    Aspettiamo le vostre illustrazioni fino al 17 aprile (haiku4happiness@gmail.com)

    Le vostre idee e suggerimenti sono preziosi, questo è un lavoro di tutti e fatto in modo volontario, quindi se vuoi darci un mano con la grafica noi siamo qui!!!

    Ancora grazie!

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  5. @Haiku, siete bravissimi... solo il fondo del blog lo trovo pesante, con l'immagine, poiché deve fare da cornice a tante belle immagini e a messaggi. :) Mi pare ottima l'idea di dare contributo a save the Children! Grazie di tutto quello che fate e invito chi desidera a mandare a voi immagini e a visitare il vostro blog per il Giappone! Grazie di tutto.

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