il numero 24 di ANIMAls (che da oggi è in stampa dopo approvazione ciano, ve lo dico così seguite l'iter), è molto fumettoso (nessun articolo corposo) e narrativo.
Forse per questo la politica vi si affaccia in modo indiretto, perlopiù, politica e sociale. Ma la nostra vita privata è mescolata con quella sociale, è inevitabilmente unita.
Sì, anche gli amori delusi e disillusi, i tradimenti e i coup de foudre e le grandi passioni, non sono isolate dal mondo. I rapporti di coppia sono diversi da società a società.
Quelli che racconta Makkox sono rapporti di amore e odio eterni, ma sono quelli possibili così nel nostro tempo, nel nostro luogo. Oggi. Qui.
E però, come lo stesso autore dimostra sfornando quotidianamente vignette su il Post e altrove, la politica va a braccetto a questi nostri sentimenti quotidiani, anche quella dei politici.
Mentre si aspettano i risultati a Napoli e a Milano, faccio la partigiana e dichiaro le strip, tra le ultime, che ho amato di più: quella di Giulia Sagramola e quella di Tuono Pettinato (e i suoi suberoi aspettano sempre di tornare con una storiella intera)... e se vince Pisapia (e la Moratti no)... speriamo che qualcosa cambi, ma dipende da noi.
E dipende da noi e dal resto del mondo attorno, da non dimenticare, da conoscere e – come si dice nel gergo internettiano – da condividere.
Così ce lo ricorda Gianluca Costantini:
lunedì 30 maggio 2011
giovedì 26 maggio 2011
LA VITA TERRIBILE
ANIMAls ha come sottotitolo la vita e nient'altro. Che pare una traccia minimalista. Non è così. Dicevo che è politica il fumetto, ma è molto di più: è vita. Talvolta è morte, la vita. O anche peggio.
Abbiamo chiuso oggi il n.24, numero che resterà con voi tutta l'estate, in attesa del restiling e delle decisioni nuove sulla distribuzione. È un numero bello, lirico, potente, ironico e graffiante.
Fra i vari autori di fumetto abbiamo un grande, Edmond Baudoin l'abbiamo incontrato un anno fa sul numero estivo 2010 in un'intervista appassionata e con appassionati disegni e schizzi.
Questa volta ci regala una storia, pagine prese dal libro che ha pubblicato da poco in Mexico e inedito ancora in Europa, Viva la vida. Il libro parla di Ciudad Juàrez, la città di confine tra Mexico e USA, la città dove donne vengono uccise, dove narcotrafficanti uccidono e muoiono.
È di oggi una notizia terribile, questa volta è Guatemala al confine col Mexico: 27 contadini uccisi, uomini, donne, ragazzini, le loro membra tagliate e usate per scirvere frasi di minaccia. Narcotrafficanti.
La vita non è solo svegliarsi e accorgersi che il fidanzato ci ha traditi, che al lavoro è difficile, che piove. La vita è disoccupazione, ingustizie, malasanità. La vita è partenze, addi, fatiche, morti sul lavoro o attarversando confini vietati, guerre, prigionie, divieti, soprusi.
La vita è anche, e lo dice Baudoin, che non ha perso la voglia di sperare, vivere e amare la forza che ci tiene in piedi nonostante gli orrori, la vita è cerccare un motivo buono, delle vie di fuga e di crescita, cose da fare assieme, attivamente o magari con un fumetto. Allora anche piangere su un amore finito, o un lavoro ingiusto e faticoso, diventa valore vitale.
Ma non dimentichiamo chi , essendo andato a lavorare per una paga che non raggiunge i 5 euro al giorno, è stato trucidato senza nessuna possibilità di salvezza.
Edmond Baudoin cerca di parlarne. Il fumetto può fare poco, ma può dire.
Abbiamo chiuso oggi il n.24, numero che resterà con voi tutta l'estate, in attesa del restiling e delle decisioni nuove sulla distribuzione. È un numero bello, lirico, potente, ironico e graffiante.
Fra i vari autori di fumetto abbiamo un grande, Edmond Baudoin l'abbiamo incontrato un anno fa sul numero estivo 2010 in un'intervista appassionata e con appassionati disegni e schizzi.
Questa volta ci regala una storia, pagine prese dal libro che ha pubblicato da poco in Mexico e inedito ancora in Europa, Viva la vida. Il libro parla di Ciudad Juàrez, la città di confine tra Mexico e USA, la città dove donne vengono uccise, dove narcotrafficanti uccidono e muoiono.
È di oggi una notizia terribile, questa volta è Guatemala al confine col Mexico: 27 contadini uccisi, uomini, donne, ragazzini, le loro membra tagliate e usate per scirvere frasi di minaccia. Narcotrafficanti.
La vita non è solo svegliarsi e accorgersi che il fidanzato ci ha traditi, che al lavoro è difficile, che piove. La vita è disoccupazione, ingustizie, malasanità. La vita è partenze, addi, fatiche, morti sul lavoro o attarversando confini vietati, guerre, prigionie, divieti, soprusi.
La vita è anche, e lo dice Baudoin, che non ha perso la voglia di sperare, vivere e amare la forza che ci tiene in piedi nonostante gli orrori, la vita è cerccare un motivo buono, delle vie di fuga e di crescita, cose da fare assieme, attivamente o magari con un fumetto. Allora anche piangere su un amore finito, o un lavoro ingiusto e faticoso, diventa valore vitale.
Ma non dimentichiamo chi , essendo andato a lavorare per una paga che non raggiunge i 5 euro al giorno, è stato trucidato senza nessuna possibilità di salvezza.
Edmond Baudoin cerca di parlarne. Il fumetto può fare poco, ma può dire.
martedì 24 maggio 2011
FUMETTO E POLITICA
Politica, si sa, deriva da POLIS, πόλις in greco, città, vita sociale e governo della città e dello stato dunque.
Politica e fumetto ci stanno assieme, dunque. Il fumetto non nasce come avventura, ricordiamolo, ma come satira, come tranche de vie, come sguardo sul reale, interpretato dall'arte, dal fantastico, dalla leggerezza e forza dell'immagine unita alla parola.
Yellow Kid non faceva politica in senso stretto, ma parlava ridendo e portando all'assurdo il mondo degli immigrati americani.
Corto Maltese o Tex non fanno politica, e assurdi sono i mala-politici che cercano di trascinarli dalla loro parte con etichette più che discutibili e ricche di cattiva fede... ma hanno detto la loro, hanno rappresentato i pensieri di una società...
Con Maus di Spiegelmann e Persepolis di Satrapi la politica, la vita sociale e dei governi ha intrecciato nel fumetto la vita privata degli autori, la vita fantastica o interpretata della carta, e tanti altri a seguito... Scòzzari, Guibert, Delisle, Gipi... sono politici? No, ma fanno parte della politica che vivono, osservatori, commentatori del sociale.
La satira poi la politica l'ha sempre fatta, anche in storia e non solo nelle vignette, così Altan, Chiappori, Mannelli, Makkox... molti non li cito ma ci sono e li conoscete.
Oggi succede qualcosa di diverso, che ANIMAls non può non notare, perché ANIMAls ha senza dubbio, nei suoi 2 anni di vita, evoluto verso il politico (senza abbandonare il privato, il fantastico... che tutto è insieme legato e scambievole).
Ma insomma queste elezioni, e particolarmente quelle di Milano, hanno mosso i fumettisti come mai successo finora, mostre, partecipazioni... ora, in questa settimana pre-ballottaggio, Matteo Stefanelli s'è inventato due mini-blog a scadenza. Iniziati ieri proseguiranno fino a lunedì prossimo, finché i giochi saranno fatti. Autori di fumetti partecipano, e chi non c'è è invitato a partecipare.
striscia la moratti
e
sevincePisapia
Ecco alcuni nomi (non tutti...) giacomo nanni, pierz, massimo giacon, tuono pettinato, sergio ponchione, michele petrucci, makkox, emanuele rosso, laura scarpa, lapisniger, ratigher, maicol&mirco, hurricane ivan, roberto laforgia, stefano 'kaneda' gargano, persichetti bros, alessandro baronciani, flaviano armentaro, roberto recchioni, giulia sagramola, diego cajelli e kota, stefano misesti... per una volta autori anche non satirici, attorno un motivo politico, ideale... per una volta? Forse lo facciamo spesso senza accorgercene, forse è una nuova strada per la "satira".
(dite la vostra nel questionario a destra)
Politica e fumetto ci stanno assieme, dunque. Il fumetto non nasce come avventura, ricordiamolo, ma come satira, come tranche de vie, come sguardo sul reale, interpretato dall'arte, dal fantastico, dalla leggerezza e forza dell'immagine unita alla parola.
Yellow Kid non faceva politica in senso stretto, ma parlava ridendo e portando all'assurdo il mondo degli immigrati americani.
Corto Maltese o Tex non fanno politica, e assurdi sono i mala-politici che cercano di trascinarli dalla loro parte con etichette più che discutibili e ricche di cattiva fede... ma hanno detto la loro, hanno rappresentato i pensieri di una società...
Con Maus di Spiegelmann e Persepolis di Satrapi la politica, la vita sociale e dei governi ha intrecciato nel fumetto la vita privata degli autori, la vita fantastica o interpretata della carta, e tanti altri a seguito... Scòzzari, Guibert, Delisle, Gipi... sono politici? No, ma fanno parte della politica che vivono, osservatori, commentatori del sociale.
La satira poi la politica l'ha sempre fatta, anche in storia e non solo nelle vignette, così Altan, Chiappori, Mannelli, Makkox... molti non li cito ma ci sono e li conoscete.
Oggi succede qualcosa di diverso, che ANIMAls non può non notare, perché ANIMAls ha senza dubbio, nei suoi 2 anni di vita, evoluto verso il politico (senza abbandonare il privato, il fantastico... che tutto è insieme legato e scambievole).
Ma insomma queste elezioni, e particolarmente quelle di Milano, hanno mosso i fumettisti come mai successo finora, mostre, partecipazioni... ora, in questa settimana pre-ballottaggio, Matteo Stefanelli s'è inventato due mini-blog a scadenza. Iniziati ieri proseguiranno fino a lunedì prossimo, finché i giochi saranno fatti. Autori di fumetti partecipano, e chi non c'è è invitato a partecipare.
striscia la moratti
e
sevincePisapia
Ecco alcuni nomi (non tutti...) giacomo nanni, pierz, massimo giacon, tuono pettinato, sergio ponchione, michele petrucci, makkox, emanuele rosso, laura scarpa, lapisniger, ratigher, maicol&mirco, hurricane ivan, roberto laforgia, stefano 'kaneda' gargano, persichetti bros, alessandro baronciani, flaviano armentaro, roberto recchioni, giulia sagramola, diego cajelli e kota, stefano misesti... per una volta autori anche non satirici, attorno un motivo politico, ideale... per una volta? Forse lo facciamo spesso senza accorgercene, forse è una nuova strada per la "satira".
(dite la vostra nel questionario a destra)
venerdì 20 maggio 2011
COSE SPARSE NEL WEEKEND
Prima di tutto non vi spaventate!
Il questionario, i discorsi di crisi (reali, certo), la pausa più lunga per l'estate NON significano la chiusura di ANIMAls. Vogliono dire quello che sono: crisi (economica generale, delle edicole in particolare eccecc), e vogliono dire evoluzione.
La versione solo digitale è esclusa a priori (anche per meri motivi economici, ma pure estetici per il tipo di prodotto), però ci chiediamo come diffondere al meglio e con minor spreco, con miglior resa... arrivano commenti qui e altre mail direttamente in casella. Poi si parla, gli amici, i colleghi, sono pronti a pensare e fare diversamente. Perciò lo dico con fiducia, ce la faremo e faremo meglio... intanto il numero estivo è ricco, prezioso e molto fumettoso :)
Per capirci e per ridere
...ecco una vignetta di Enea Riboldi, autore di una bellissima storia che uscirà sul prossimo numero, e che ben ci rappresenta... con un sorriso, votate e commentate sempre, che ci fate piacere:
Intanto... qualche notizia
(buona regola sarebbe centellinarle ma tant'è...): Bastien Vivès vince un ambito premio dei librai in Francia per il suo nuovo libro Poline (dedicato alla danza).
Lorena Canottiere, per un momento lascia i ça pousse (ma non li lascia, no, scherzavo) e esce per Coconino con Oche .
Un altro nostro autore, che prosegue in modo affascinante la rubrica verso il 2012, Roberto Alajmo, esce con un romanzo importante, sulla breve vita del magistrato Luca Crescente. Un romanzo civile.
Un altro "rubricatore" Roberto Recchioni, si dà da fare e promette film !
E come va Gipi con la sua regia? Potete seguire attraverso gli occhi del fotografo qui.
E poi...
L'Oroscopo di INTERNAZIONALE è sempre bello, anche se non credete nelle stelle. Dice cose carine, intriga, fa pensare, anche ad altro. Questa settimana gli rubiamo il "compiti per tutti":
Immagina le cose che faresti se vivessi una settimana senza internet, televisione, dvd, radio, cinema, giornali e riviste.
E questa domanda ve la rivolgiamo... raccontateci che fareste
(personalmente vivo senza tv, dvd e radio sempre... per il resto, datemi un po' di mare e carta e penna, e magari qualche intruglio da cucinare, che poi, quando torno ad avere internet posto qui )
Allora aspetto a commento i vostri modi di passare il tempo o, più semplicemente, di vivere
Il questionario, i discorsi di crisi (reali, certo), la pausa più lunga per l'estate NON significano la chiusura di ANIMAls. Vogliono dire quello che sono: crisi (economica generale, delle edicole in particolare eccecc), e vogliono dire evoluzione.
La versione solo digitale è esclusa a priori (anche per meri motivi economici, ma pure estetici per il tipo di prodotto), però ci chiediamo come diffondere al meglio e con minor spreco, con miglior resa... arrivano commenti qui e altre mail direttamente in casella. Poi si parla, gli amici, i colleghi, sono pronti a pensare e fare diversamente. Perciò lo dico con fiducia, ce la faremo e faremo meglio... intanto il numero estivo è ricco, prezioso e molto fumettoso :)
Per capirci e per ridere
...ecco una vignetta di Enea Riboldi, autore di una bellissima storia che uscirà sul prossimo numero, e che ben ci rappresenta... con un sorriso, votate e commentate sempre, che ci fate piacere:
Intanto... qualche notizia
(buona regola sarebbe centellinarle ma tant'è...): Bastien Vivès vince un ambito premio dei librai in Francia per il suo nuovo libro Poline (dedicato alla danza).
Lorena Canottiere, per un momento lascia i ça pousse (ma non li lascia, no, scherzavo) e esce per Coconino con Oche .
Un altro nostro autore, che prosegue in modo affascinante la rubrica verso il 2012, Roberto Alajmo, esce con un romanzo importante, sulla breve vita del magistrato Luca Crescente. Un romanzo civile.
Un altro "rubricatore" Roberto Recchioni, si dà da fare e promette film !
E come va Gipi con la sua regia? Potete seguire attraverso gli occhi del fotografo qui.
E poi...
L'Oroscopo di INTERNAZIONALE è sempre bello, anche se non credete nelle stelle. Dice cose carine, intriga, fa pensare, anche ad altro. Questa settimana gli rubiamo il "compiti per tutti":
Immagina le cose che faresti se vivessi una settimana senza internet, televisione, dvd, radio, cinema, giornali e riviste.
E questa domanda ve la rivolgiamo... raccontateci che fareste
(personalmente vivo senza tv, dvd e radio sempre... per il resto, datemi un po' di mare e carta e penna, e magari qualche intruglio da cucinare, che poi, quando torno ad avere internet posto qui )
Allora aspetto a commento i vostri modi di passare il tempo o, più semplicemente, di vivere
mercoledì 18 maggio 2011
Ci muoviamo...
...noi ANIMAls. Ci muoviamo annusando in giro. Della carta annusiamo l'odore intriso d'inchiostro, e di luoghi diversi la comunicazione.
Dove sta l'eternità? in fogli che si impileranno in cantine? In memorie virtuali che crudeli padroni renderanno presto desuete per venderci altri supporti?
Quello che conta è il momento, l'eternità è un sogno troppo alto. Solo non pensandoci potremmo forse raggiungerla, fino al prossimo grande tsunami.
Fino a dove arriveremo con i fumetti? E più modestamente dove arriveremo con ANIMAls? Il questionario (qui a lato) sta dando delle risposte, assieme ai vostri commenti, che accompagnano i pensieri che rimugino, rimastico come una mucca nel prato, e che altri (altre mucche) stanno masticando anche loro.
Mondo veloce, mondo che cambia, ma siamo animali e sappiamo correre ed evolverci, per secoli l'abbiamo fatto, vestendoci, stando dritti, diventando sempre più glabri, estrani, costruendo e adattando il nostro corpo. Ora dobbiamo adattarci alle nostre costruzioni, che come robot evoluti ci stanno superando. Ce la faremo.
Per ora aspetto, aspettiamo ancora pareri e diffondete la questione, ritumblateci in rete, fate passaparola, consultatevi con altri... questa è l'arma della rete, quella che poi ha fatto sì che in Egitto, forse un pochino è servita per Milano, per essere meno soli.
E con questo post concludo le note sul n.23, con due autori che sono nuovi per le nostre pagine:
Rocco Lombardi lo seguo da tanti anni e me lo ricordo da esordi o quasi su scuola di Fumetto, secoli fa :) la sua picola storia racconta la terra e i paesi che dimentichiamo, ma qui un'immagine molto animalosa.
Mattia Surroz invece è più "nuovo", viene da disegni disneyani e legge anche fumetto americano, ma racconta la storia quotidiana di un ragazzo di oggi, che sogna di disegnare, che lavora e si deve accontentare nell'economia vacillate.
Cerchiamo sempre di abbinare alle nostre firme storiche anche qualche scoperta (come dalla Turchia ritorna il giovane Ali Cetinkaya). Lo scopo è scoprire autori, e ne stiamo vedendo tanti di bravi, di curiosi, che vogliono raccontare. Bene, ne parleremo ancora e parleremo del n.24.
A presto. Intanto commentate, votate, cliccate e dite la vostra qui e nelle cabine elettorali!
Dove sta l'eternità? in fogli che si impileranno in cantine? In memorie virtuali che crudeli padroni renderanno presto desuete per venderci altri supporti?
Quello che conta è il momento, l'eternità è un sogno troppo alto. Solo non pensandoci potremmo forse raggiungerla, fino al prossimo grande tsunami.
Fino a dove arriveremo con i fumetti? E più modestamente dove arriveremo con ANIMAls? Il questionario (qui a lato) sta dando delle risposte, assieme ai vostri commenti, che accompagnano i pensieri che rimugino, rimastico come una mucca nel prato, e che altri (altre mucche) stanno masticando anche loro.
Mondo veloce, mondo che cambia, ma siamo animali e sappiamo correre ed evolverci, per secoli l'abbiamo fatto, vestendoci, stando dritti, diventando sempre più glabri, estrani, costruendo e adattando il nostro corpo. Ora dobbiamo adattarci alle nostre costruzioni, che come robot evoluti ci stanno superando. Ce la faremo.
Per ora aspetto, aspettiamo ancora pareri e diffondete la questione, ritumblateci in rete, fate passaparola, consultatevi con altri... questa è l'arma della rete, quella che poi ha fatto sì che in Egitto, forse un pochino è servita per Milano, per essere meno soli.
E con questo post concludo le note sul n.23, con due autori che sono nuovi per le nostre pagine:
Rocco Lombardi lo seguo da tanti anni e me lo ricordo da esordi o quasi su scuola di Fumetto, secoli fa :) la sua picola storia racconta la terra e i paesi che dimentichiamo, ma qui un'immagine molto animalosa.
Mattia Surroz invece è più "nuovo", viene da disegni disneyani e legge anche fumetto americano, ma racconta la storia quotidiana di un ragazzo di oggi, che sogna di disegnare, che lavora e si deve accontentare nell'economia vacillate.
Cerchiamo sempre di abbinare alle nostre firme storiche anche qualche scoperta (come dalla Turchia ritorna il giovane Ali Cetinkaya). Lo scopo è scoprire autori, e ne stiamo vedendo tanti di bravi, di curiosi, che vogliono raccontare. Bene, ne parleremo ancora e parleremo del n.24.
A presto. Intanto commentate, votate, cliccate e dite la vostra qui e nelle cabine elettorali!
lunedì 16 maggio 2011
MINI QUEST
Riguardo alle domande che vi ponevo 2 post fa... ecco, un mini questionario nel colonnino qua a destra dove potete rispondere (cliccando anche su due diversi punti).
Grazie della collaborazione, partecipate numerosi! (per i commenti più elaborati c'è sempre l'altro post).
Grazie della collaborazione, partecipate numerosi! (per i commenti più elaborati c'è sempre l'altro post).
(grazie a Gipi per l'immagine da un suo sketch)
domenica 15 maggio 2011
Chris Ware
Intervista interessantissima (di Alessio Trabacchini ) a un interessantissimo autore, unico, difficile forse, affascinante certo.
Qualcuno di voi l'ha già letta su questo ANIMAls, ma mi piace segnarlo in rete.
Da anni lo guardavo, prendevo in mano i suoi libri (in inglese, che non so) e li sfogliavo come fanno i bambini piccoli con i libri d'arte o illustrati o scientifici... come si aprissero mondi al di là del racconto. Mondi e racconti che potevo immaginarmi io.
Da bambini credo che quasi tutti lo facciamo, lo abbiamo fatto. Apri quelle pagine che raccontano una fiaba o una battaglia o un paesaggio, e ci entri e vivi una storia come Mary Poppins nei disegni col gesso. E questo accade con le immagini dense.
Così mi accadeva con Chris Ware .
Ora lo pubblicano in italiano :) (Mondadori)
Qualcuno di voi l'ha già letta su questo ANIMAls, ma mi piace segnarlo in rete.
Da anni lo guardavo, prendevo in mano i suoi libri (in inglese, che non so) e li sfogliavo come fanno i bambini piccoli con i libri d'arte o illustrati o scientifici... come si aprissero mondi al di là del racconto. Mondi e racconti che potevo immaginarmi io.
Da bambini credo che quasi tutti lo facciamo, lo abbiamo fatto. Apri quelle pagine che raccontano una fiaba o una battaglia o un paesaggio, e ci entri e vivi una storia come Mary Poppins nei disegni col gesso. E questo accade con le immagini dense.
Così mi accadeva con Chris Ware .
Ora lo pubblicano in italiano :) (Mondadori)
«Credo che nei fumetti come nella scrittura il problema sia lo stesso: siamo “costretti” a immaginare le percezioni di una mente umana, a immedesimarci in un’altra persona e a prevedere quali sono gli eventi futuri che la vedranno coinvolta. Durante gli anni trascorsi a fare fumetti, ho imparato che ci sono diversi modi per affrontare il problema del tempo e del modo in cui viene percepito, ad esempio una voce narrante che dia l’idea del passare dei giorni o degli anni. Tuttavia ho sempre preferito cercare, graficamente, qualcosa che sia davvero in grado di trasmettere la sensazione – non solo l’idea – dello scorrere del tempo all’interno del fumetto, qualcosa che lo renda tangibile, come nella vita reale».
continuate con commenti e consigli, ve ne siamo grati
venerdì 13 maggio 2011
PERIODO DENSO
Presentazioni, premi, mostre come Napoli e ora Torino.
Prima di tutto una rettifica (ora che blogspot ce lo permette): Scòzzari non sarà presente a Torino, trattenuto da improvvise necessità. Makkox invece conferma la sua presenza in fiera (e un bel'incontro alle 18 di sabato) e poi sarà anche all'incontro ANIMAls al Blah Blah (in via Po) con lorena Canottiere e Alessio Trabacchini.
Mentre stiamo preparando questo numero lungo estivo, ricco e bellissimo, mi arrivano mail incoraggianti e affettuose sul 23 appena uscito: molti gli elogi, tante le speranze di andare avanti, alcuni anche i consigli, interessanti e utili, per aiutare la distribuzione.
Domani rivedremo un po' dei contenuti del 23, analizzandoli e scoprendo qualcosa di più sulle storie (come San Francesco e il Saladino) e nuovi autori, come Mattia Surroz.
Per ora voglio condividere l'editoriale, che allerta sulle condizioni di ANIMAls, che poi sono vicine a quelle dell'editoria italiana e delle nostre edicole.
Lo riporto qua per avere una risposta diretta: vorreste avere un ANIMAls solo su abbonamento e fumetteria?
Lo leggereste in pdf o su supporti virtuali?
Ma eccovi la riflessione che appare già nel n.23, di cui riporto ancora la bella copertina di Tuono Pettinato, con Garibaldi e un'Italia tutta da costruire:
Prima di tutto una rettifica (ora che blogspot ce lo permette): Scòzzari non sarà presente a Torino, trattenuto da improvvise necessità. Makkox invece conferma la sua presenza in fiera (e un bel'incontro alle 18 di sabato) e poi sarà anche all'incontro ANIMAls al Blah Blah (in via Po) con lorena Canottiere e Alessio Trabacchini.
Mentre stiamo preparando questo numero lungo estivo, ricco e bellissimo, mi arrivano mail incoraggianti e affettuose sul 23 appena uscito: molti gli elogi, tante le speranze di andare avanti, alcuni anche i consigli, interessanti e utili, per aiutare la distribuzione.
Domani rivedremo un po' dei contenuti del 23, analizzandoli e scoprendo qualcosa di più sulle storie (come San Francesco e il Saladino) e nuovi autori, come Mattia Surroz.
Per ora voglio condividere l'editoriale, che allerta sulle condizioni di ANIMAls, che poi sono vicine a quelle dell'editoria italiana e delle nostre edicole.
Lo riporto qua per avere una risposta diretta: vorreste avere un ANIMAls solo su abbonamento e fumetteria?
Lo leggereste in pdf o su supporti virtuali?
Ma eccovi la riflessione che appare già nel n.23, di cui riporto ancora la bella copertina di Tuono Pettinato, con Garibaldi e un'Italia tutta da costruire:
ANIMALI in via d’estinzione
Viviamo in un mondo che ha visto estinguersi molte specie, noi non vogliamo rientrare in quelle. L’uomo si è difeso dall’estinzione in vari modi, mangiando qualsiasi cibo, adattandosi a climi e luoghi, anche eliminando nemici, e vendendo cara la pelle, ma soprattutto evolvendosi con grande adattabilità.
Se vogliamo che «ANIMAls» non si estingua dobbiamo essere molto umani. Adattarci bene ai territori, l’edicola, la fumetteria, il mondo dei lettori, migliorare, alimentarci con cibi nuovi, autori, racconti, tematiche... ascoltare voi lettori, appoggiarci a editor e ad altre forze, fare gruppo.
«ANIMAls» è in crisi, inutile negarlo. Per riprendere forze il prossimo numero, che uscirà a giugno, starà in edicola tutta l’estate (insomma saltiamo l’uscita di luglio, sempre più complicata per la distribuzione nelle edicole), sarà un numero ricco e bello, ma certo l’attesa sarà un po’ lunga. Pazientate. A settembre torneremo. Una piccola migrazione estiva ci serve per trovare rinforzi e forze.
Chiediamo anche a voi un aiuto, gratuito. Andate sul nostro blog, seguiteci lì (lì non andiamo in ferie se non a ferragosto), troverete molti materiali, suggerimenti, discussioni e informazioni, troverete anche (più avanti) come accedere a un questionario: le vostre risposte fanno parte dello studio, dei rinforzi, della sopravvivenza, che non deve essere un restare a galla a stento, ma vivere alla grande.
Il diritto alla vita ce l’hanno tutti, ma i giornali possono morire creando meno lutti che un uomo, non dimentichiamolo, vivremo se ce lo meritiamo. Con ciò vorrei che «ANIMAls» vivesse a lungo e allegro con noi e con voi, crescendo bello forte e dicendo sempre quello che pensa, che pensiamo.
Buon numero a tutti voi!
Laura Scarpa
Prima di salutarvi e di ricordare a chi fosse alla fiera del libro che ci trova lì e in serata al Blah blah, mi fa piacere annunciarvi che se il n.23 è bello il 24 sarà bellissimo :) che lavoriamo con energia per un ANIMAls forte e vario, con grandi nomi e storie, di cui vi parlerò presto.
Inoltre per chi fosse interessato, martedì prossimo inizia il breve stage di sceneggiatura con Francesco Artibani, sul fumetto comico, per ragazzi e d'autore. Informazioni qui e qui .
A presto!
mercoledì 11 maggio 2011
A Torino
Mentre io (laura) non potrò essere presente a Torino, per acciacchi sciocchi, il resto sì ^^
CONIGLIO EDITORE AL SALONE DEL LIBRO DI TORINO
Venite a trovarci al nostro stand dal 12 al 16 maggio (al Padiglione 1 - Stand F55) e conoscere tutte le novità di Coniglio editore e Struwwelpeter.
Vi segnaliamo tra le ultime pubblicazioni:
FEET DREAMS di Manuel Poggi. In questo agile ed elegante libro d'immagine, l'autore trasforma i piedi femminili, amato oggetto di sensualità, in un mondo fantastico con erotismo ironico e sottile.
THE VOICE – vita e italianità di Frank Sinatra di Gildo De Stefano. «Ho viaggiato su tutte le strade. Ho amato, ho riso e pianto. Ho avuto le mie soddisfazioni, la mia dose di sconfitte. Ma più, molto più di questo, l’ho fatto alla mia maniera».
ODIO SPRINSTEEN E GLI U2, poesie 1983-2011, il nuovo libro di Federico FIUMANI, storico leader della band Diaframma, copertina di Gipi. Le poesie raccolte in questo volume coprono un arco cronologico che va dal 1983 al 2011, abbracciando le diverse fasi della vita e della carriera di Fiumani. La vita vissuta ai bordi della musica, sui palchi, tra locali e autogrill, e poi la vita che si guarda scorrere accanto.
UMBERTO GALIMBERTI E LA MISTIFICAZIONE INTELLETTUALE di Francesco Bucci. Suscitando feroci polemiche, questo libro analizza e mette in evidenza le tecniche di riciclaggio di uno dei più noti intellettuali italiani.
LE VIRTU' DEL TERRORISMO – teorie e pratiche del più antico metodo di governo di Sandro Clementi. “Qui chi non terrorizza si ammala di terrore”. Migliaia di persone, nei soli ultimi dieci anni, sono state arrestate o internate con l’accusa di essere terroristi. Questo libro dà loro la parola.
Autori presenti
Mentre si presentano gli ultimi numeri (e gli arretrati) delle riviste fumettose «Scuola di Fumetto», «ANIMAls» e «Canemucco», nel weekend, ospiti d’eccezione in fiera, per incontri e dediche, Filippo Scòzzari e Makkox (con il suo nuovo libro autoprodotto).
Eventi OFF!
Sabato 14 maggio – ore 21:30
al BLAH BLAH, nel cuore di Torino. Via Po 21, Torino
infoline: 349.3172164 www.blah-blah.it
ANIMALS NIGHT – Incontro con Lorena Canottiere, Filippo Scòzzari, Alessio Trabacchini sul futuro di graphic novel e graphic journalism.
A seguire
Reading dal libro XXXX! Racconti Porni di Filippo Scòzzari.
Legge Raffaella Greco. Sonorizzazione a cura di pG (LegoMyEgo).
Chiude la serata STRAWBERRY JAM dj set
lunedì 9 maggio 2011
LA MORTE DEL FUMETTO
Questa è l'impressione.
Un lutto che non si può dire.
La morte di un amico, un amico carissimo, unico, buono e ironico, che è anche uno dei più grandi sceneggiatori del mondo.
Carlos Trillo questa notte è morto , a Londra, mentre vi si era recato con la moglie, la scrittrice Ema Wolf.
Carlos, con il suo italiano sorprendentemente raffinato e straniero, con uno sguardo acuto, tenero e distaccato, senza falsi pudori.
Autore di tante serie bellissime e importanti, da Loco Chavez a Cybersix, fino all'Eredità del colonnello, e ai racconti di memorie che abbiamo pubblicato su ANIMAls.
Dolore per un fumettista perduto, ma soprattutto per un amico prezioso, persona unica.
Da parte mia e di Francesco Coniglio, ma anche di tutta la redazione e di chi lo ha conosciuto non ho altre parole per ricordarlo che quelle di Auden:
Fermate gli orologi, il telefono sia rimosso,
Tenete buono il cane con un succulento osso,
Fate tacere i pianoforti e con un rullio smorzato
Esponete la bara, ricevete chi è addolorato
Fate che gli aerei volteggino alti con sconforto
scrivendo nel cielo il messaggio: Lui è Morto,
Adornate di crespo il collo dei piccioni metropolitani,
Fate indossare guanti neri ai vigili urbani.
...
Non servono più le stelle: spegnetele una a una;
Smantellate il sole e imballate la luna;
Svuotate l'oceano, sradicate le piante.
Perchè ormai più nulla sarà importante.
(Stop all the clocks, cut off the telephone,
Prevent the dog from barking with a juicy bone,
Silence the pianos and with muffled drum
Bring out the coffin, let the mourners come
Let aeroplanes circle moaning overhead
Scribbling on the sky the message He Is Dead,
Put crêpe bows round the white necks of the public doves,
Let the traffic policemen wear black cotton gloves.
...
The stars are not wanted now: put out every one;
Pack up the moon and dismantle the sun;
Pour away the ocean and sweep up the wood.
For nothing now can ever come to any good.)
(Auden)
Ho disegnato una sua storia, un grande onore, rimasta incompiuta, le sue mail erano piccola grande letteratura, resteranno.
Di recente su ANIMAls scriveva i suoi ricordi di anni difficili dell'Argentina, ora non può più ricordare.
Noi sì.
Un lutto che non si può dire.
La morte di un amico, un amico carissimo, unico, buono e ironico, che è anche uno dei più grandi sceneggiatori del mondo.
Carlos Trillo questa notte è morto , a Londra, mentre vi si era recato con la moglie, la scrittrice Ema Wolf.
Autore di tante serie bellissime e importanti, da Loco Chavez a Cybersix, fino all'Eredità del colonnello, e ai racconti di memorie che abbiamo pubblicato su ANIMAls.
Dolore per un fumettista perduto, ma soprattutto per un amico prezioso, persona unica.
Da parte mia e di Francesco Coniglio, ma anche di tutta la redazione e di chi lo ha conosciuto non ho altre parole per ricordarlo che quelle di Auden:
Fermate gli orologi, il telefono sia rimosso,
Tenete buono il cane con un succulento osso,
Fate tacere i pianoforti e con un rullio smorzato
Esponete la bara, ricevete chi è addolorato
Fate che gli aerei volteggino alti con sconforto
scrivendo nel cielo il messaggio: Lui è Morto,
Adornate di crespo il collo dei piccioni metropolitani,
Fate indossare guanti neri ai vigili urbani.
...
Non servono più le stelle: spegnetele una a una;
Smantellate il sole e imballate la luna;
Svuotate l'oceano, sradicate le piante.
Perchè ormai più nulla sarà importante.
(Stop all the clocks, cut off the telephone,
Prevent the dog from barking with a juicy bone,
Silence the pianos and with muffled drum
Bring out the coffin, let the mourners come
Let aeroplanes circle moaning overhead
Scribbling on the sky the message He Is Dead,
Put crêpe bows round the white necks of the public doves,
Let the traffic policemen wear black cotton gloves.
...
The stars are not wanted now: put out every one;
Pack up the moon and dismantle the sun;
Pour away the ocean and sweep up the wood.
For nothing now can ever come to any good.)
(Auden)
Ho disegnato una sua storia, un grande onore, rimasta incompiuta, le sue mail erano piccola grande letteratura, resteranno.
Di recente su ANIMAls scriveva i suoi ricordi di anni difficili dell'Argentina, ora non può più ricordare.
Noi sì.
venerdì 6 maggio 2011
Fumetti a Procida
Ricordiamo che in questi giorni e fino al 7 maggio, nella splendida cornice dell'isola di Procida, si sta svolgendo un'importante ciclo di incontri organizzato dall'Università degli Studi di Napoli – L'Orientale nell'ambito del Progetto OASI. Il convegno ha per titolo “Un ambiente fatto a strisce: alla conquista delle coscienze dei più giovani”, e vede coinvolti autori e addetti ai lavori del mondo del fumetto impegnati in una serie di giornate di studio dedicate a Comunicazione e Graphic Novel. Tra i partecipanti la nostra Laura Scarpa , protagonista dell'incontro La difficile vita su carta. Rischi e importanza del raccontare la realtà.
Per maggiori dettagli e il programma completo visitate il sito.
martedì 3 maggio 2011
DOPO FIERA
NapoliComicon , situando in due zone diverse e distanti fumetti mostre, altri fumetti e cosplayer, ha evidenziato un grande divario, una frattura del fumetto:
tra lettori "puri" di fumetto e di quel che chiamiamo graphic novel, e quelli che leggono manga, supereroi (ma Bonelli non è anch'esso fumetto popolare?) e cosplayer (con anche i games).
Che chi gioca non sia, molto spesso, lettore di fumetti, lo sappiamo, che i lettori di Beccogiallo non si vestano in costume, è normale, ma dove dividere il confine?
Se dunque contestiamo una divisione che voleva essere meno netta (attraverso collegamenti metro), ma che di fatto si è palesata con grande evidenza e "vuoto", scrivo qualche riga qui ispirata da un commento a un post di Roberto Recchioni. Dice Will: Il punto fondamentale, secondo me, che non è molto distante dalla questione mercato cartaceo e mercato digitale, è che dobbiamo stare attenti a cosa vogliamo rappresentare con manifestazioni come le fiere del fumetto o le piattaforme digitali. Vogliamo cioè rappresentare la forza di un linguaggio e di un medium o quella di un sistema produttivo e distributivo?
Il fumetto come linguaggio credo sia in uno dei suoi momenti storici più alti. Il mercato invece è a uno dei suoi minimi storici. Dove vogliamo puntare? E' questa secondo me la domanda che dovremmo porci.Il Comicon ha se non altro il merito di aver evidenziato questo problema (per ragioni fra l'altro imputabili anche a difficoltà logistiche riscontrate negli anni scorsi e che quindi esulano dalla questione intesa in questi termini).
Personalmente ho sempre letto "autori", molto più che fumetto seriale, che poi ho scoperto tramite amici autori che pur lo frequentavano, o a casuali innamoramenti cartacei.
Se questo divario esiste, però, occorre capirlo, scardinarlo, non negarlo. Essere pochi cani al castello è naturale, ma perché è ritratto di una falsa abbondanza in libreria, cui non corrispondono vendite, come non ci sono le vendite per ANIMAls. La "colpa" non è solo di lettori scarsi (ma che ve lo vengo adire a voi, che ci siete?), né solo di media che si occupano del fumetto in modo deformato, o di librerie che non sanno che cosa ordinare né come esporre. I demeriti, ben ripartibili, sono quelli di autori ed editori pigri, è la mancanza di sforzi comuni. Bene, dividerci non ci farà del bene, perché non esiste quel limite netto, ma, e in questo i signori del Comicon vedono giusto, nemmeno mescolando tutto quello che ha le nuvolette, come fosse una sola cosa in quanto a strisce. Unire, confinare, uscire fuori da questi ambiti ristretti, da definizioni fallaci.
È il mio personale pensiero che porto avanti anche con questa rivista, assieme a molti che la penso in modo affine. Ma questo garantirà la vittoria? Il miglioramento? Delle sane conquiste? Chissà.
Intanto troverete questo numero di ANIMAls tra pochi giorni e potrete leggere qualcosa su un'Italia che... no, lascio la parola a Tuono Pettinato, che, oltre la copertina, ci ha donato una bella illustrazione e un'immagine che non resisto dal postare qua e ora, visto quello che dice:
tra lettori "puri" di fumetto e di quel che chiamiamo graphic novel, e quelli che leggono manga, supereroi (ma Bonelli non è anch'esso fumetto popolare?) e cosplayer (con anche i games).
Che chi gioca non sia, molto spesso, lettore di fumetti, lo sappiamo, che i lettori di Beccogiallo non si vestano in costume, è normale, ma dove dividere il confine?
Se dunque contestiamo una divisione che voleva essere meno netta (attraverso collegamenti metro), ma che di fatto si è palesata con grande evidenza e "vuoto", scrivo qualche riga qui ispirata da un commento a un post di Roberto Recchioni. Dice Will: Il punto fondamentale, secondo me, che non è molto distante dalla questione mercato cartaceo e mercato digitale, è che dobbiamo stare attenti a cosa vogliamo rappresentare con manifestazioni come le fiere del fumetto o le piattaforme digitali. Vogliamo cioè rappresentare la forza di un linguaggio e di un medium o quella di un sistema produttivo e distributivo?
Il fumetto come linguaggio credo sia in uno dei suoi momenti storici più alti. Il mercato invece è a uno dei suoi minimi storici. Dove vogliamo puntare? E' questa secondo me la domanda che dovremmo porci.Il Comicon ha se non altro il merito di aver evidenziato questo problema (per ragioni fra l'altro imputabili anche a difficoltà logistiche riscontrate negli anni scorsi e che quindi esulano dalla questione intesa in questi termini).
Personalmente ho sempre letto "autori", molto più che fumetto seriale, che poi ho scoperto tramite amici autori che pur lo frequentavano, o a casuali innamoramenti cartacei.
Se questo divario esiste, però, occorre capirlo, scardinarlo, non negarlo. Essere pochi cani al castello è naturale, ma perché è ritratto di una falsa abbondanza in libreria, cui non corrispondono vendite, come non ci sono le vendite per ANIMAls. La "colpa" non è solo di lettori scarsi (ma che ve lo vengo adire a voi, che ci siete?), né solo di media che si occupano del fumetto in modo deformato, o di librerie che non sanno che cosa ordinare né come esporre. I demeriti, ben ripartibili, sono quelli di autori ed editori pigri, è la mancanza di sforzi comuni. Bene, dividerci non ci farà del bene, perché non esiste quel limite netto, ma, e in questo i signori del Comicon vedono giusto, nemmeno mescolando tutto quello che ha le nuvolette, come fosse una sola cosa in quanto a strisce. Unire, confinare, uscire fuori da questi ambiti ristretti, da definizioni fallaci.
È il mio personale pensiero che porto avanti anche con questa rivista, assieme a molti che la penso in modo affine. Ma questo garantirà la vittoria? Il miglioramento? Delle sane conquiste? Chissà.
Intanto troverete questo numero di ANIMAls tra pochi giorni e potrete leggere qualcosa su un'Italia che... no, lascio la parola a Tuono Pettinato, che, oltre la copertina, ci ha donato una bella illustrazione e un'immagine che non resisto dal postare qua e ora, visto quello che dice:
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