martedì 24 maggio 2011

FUMETTO E POLITICA

Politica, si sa, deriva da POLIS, πόλις in greco, città, vita sociale e governo della città e dello stato dunque.

Politica e fumetto ci stanno assieme, dunque. Il fumetto non nasce come avventura, ricordiamolo, ma come satira, come tranche de vie, come sguardo sul reale, interpretato dall'arte, dal fantastico, dalla leggerezza e forza dell'immagine unita alla parola.
Yellow Kid non faceva politica in senso stretto, ma parlava ridendo e portando all'assurdo il mondo degli immigrati americani.


Corto Maltese o Tex non fanno politica, e assurdi sono i mala-politici che cercano di trascinarli dalla loro parte con etichette più che discutibili e ricche di cattiva fede... ma hanno detto la loro, hanno rappresentato i pensieri di una società...


Con Maus di Spiegelmann e Persepolis di Satrapi la politica, la vita sociale e dei governi ha intrecciato nel fumetto la vita privata degli autori, la vita fantastica o interpretata della carta, e tanti altri a seguito... Scòzzari, Guibert, Delisle, Gipi... sono politici? No, ma fanno parte della politica che vivono, osservatori, commentatori del sociale.

La satira poi la politica l'ha sempre fatta, anche in storia e non solo nelle vignette, così Altan, Chiappori, Mannelli, Makkox... molti non li cito ma ci sono e li conoscete.
Oggi succede qualcosa di diverso, che ANIMAls non può non notare, perché ANIMAls ha senza dubbio, nei suoi 2 anni di vita, evoluto verso il politico (senza abbandonare il privato, il fantastico... che tutto è insieme legato e scambievole).
Ma insomma queste elezioni, e particolarmente quelle di Milano, hanno mosso i fumettisti come mai successo finora, mostre, partecipazioni... ora, in questa settimana pre-ballottaggio, Matteo Stefanelli s'è inventato due mini-blog a scadenza. Iniziati ieri proseguiranno fino a lunedì prossimo, finché i giochi saranno fatti. Autori di fumetti partecipano, e chi non c'è è invitato a partecipare. 
striscia la moratti


sevincePisapia


Ecco alcuni nomi (non tutti...) giacomo nanni, pierz, massimo giacon, tuono pettinato, sergio ponchione, michele petrucci, makkox, emanuele rosso,  laura scarpa, lapisniger, ratigher, maicol&mirco, hurricane ivan, roberto laforgia,  stefano 'kaneda' gargano, persichetti bros, alessandro baronciani, flaviano armentaro, roberto recchioni, giulia sagramola, diego cajelli e kota, stefano misesti... per una volta autori anche non satirici, attorno un motivo politico, ideale... per una volta? Forse lo facciamo spesso senza accorgercene, forse è una nuova strada per la "satira".

(dite la vostra nel questionario a destra)

1 commento:

  1. Il vero "cancro" italiano è la politica altro che magistratura.
    Minzolini prende una multa di 258.230 euro e NOI tutti la paghiamo, nel frattempo Silvio se la ride (ho in mente una bella vignetta, magari questa sera la disegno).

    Esasperazione, l'unico termine appropriato.

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