venerdì 8 luglio 2011

Raccontino - treno


È pazzesco, ho pensato mentre vedevo le immagini del treno in corsa. E della mia casa.
E di mio padre con la mano sulla fronte e la bocca sorpresa. E di mia madre che lo guardava, con gli occhi ridenti.
Ma è stato un attimo. E quel treno io lo conoscevo. Non si fermava mai.
Un giorno, alla fine, l’ho fatto. Ci sono salito sopra.
Correndo, con un balzo.
Nell’attimo in cui ero sospeso a mezz’aria, mi sono volate via dalla testa tutte le immagini, e i ricordi. Mi sono seduto, contento, nella poltrona accanto al finestrino dell’ultimo vagone. Solo.
E dal bianco e nero, il passaggio ai colori è stato un cielo rossastro che piomba dopo la galleria e un albero d’autunno che non vuole spogliarsi.
Sporgevo la testa dal finestrino e un ragazzino, inzuppato di vento, legava grosse scatole con uno spago; aveva uno sguardo viaggiante e labbra decise.
Ma quello sono io, ho gridato. Mi sono abbandonato sullo schienale, ho allungato i piedi sulla poltrona davanti. E ho riso.

lita



Poiché odio le prefazioni (che vanno cmq lette DOPO) ecco la postfazione. Il racconto di Lita, appassionata lettrice conigliesca che sta in Sicilia e che, al corso di sceneggiatura online, si era presentata così: ho 43 anni,faccio un lavoro che niente ha a che fare coi fumetti ( mi occupo di analisi di laboratorio) e...quest'unico sogno dei fumetti.
Mi piace del racconto questo capire e non capire, e mi piace l'incipit forte, tutto immagini. Lita le immagini le evoca già con le parole, ecco perché ora dice che forse il fumetto (da autrice) lo abbandona. Invece chissà, pensate che fumetto immaginifico verrebbe...
L'immagine l'ho aggiunta piccolina da un mio repertorio di caffèacolazione , perdonate, ma un post senza neppure una figurina-ina-ina... però non è illustrazione al racconto, è dedica a Lita.
Inoltre ricevo ora una cosa molto bella uscita su Monitor, grande pubblicazione napoletana. Eccola  per voi. 

4 commenti:

  1. Grazie del bellissimo disegno,
    c'è l'atmosfera di quei luoghi scompigliati dalla fuga, in cui mi rifugiavo da piccola.
    Lo guardo e... devo averlo!
    Lo stampo, per portarlo sempre con me

    RispondiElimina
  2. Sono contenta che ti sia piaciuto. Grazie Pat!

    RispondiElimina
  3. bello il racconto
    poche righe dense, piene.
    complimenti!
    tanta roba...... :o
    cià
    Lid

    RispondiElimina